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Enrico IV 65

stessi. Monsignore, però, mentre voi vi tenete fermo, aggrappato con tutte e due le mani alla vostra tonaca santa, di qua, dalle maniche, vi scivola, vi scivola, vi sguscia come un serpe qualche cosa, di cui non v’accorgete. Monsignore, la vita! E sono sorprese, quando ve la vedete d’improvviso consistere davanti così sfuggita da voi; dispetti e ire contro voi stesso, o rimorsi, anche rimorsi.... Ah, se sapeste, io me ne son trovati tanti davanti.... Con una faccia che era la mia stessa, ma così orribile, che non ho potuto fissarla.... — (Si riaccosta alla Marchesa) A voi non è mai avvenuto, Madonna? Vi ricordate proprio di essere stata sempre la stessa, voi? Oh Dio, ma un giorno.... — com’è? com’è che poteste commettere quella tale azione.... (la fissa così acutamente negli occhi, da farla quasi smortire) — sì, «quella», appunto! — ci siamo capiti (Oh, state tranquilla che non la svelerò a nessuno!). E che voi, Pietro Damiani, poteste essere amico di quel tale....

Landolfo

(c. s.).

Maestà....

Enrico IV

(subito).

No, no, non glielo nomino! So che gli fa tanto dispetto! (Voltandosi a Belcredi, come di sfuggita) Che opinione eh? che opinione ne avevate.... — Ma

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