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60 | Luigi Pirandello |
mezzo al tragico pallore, ha un trucco rosso da bambola, anch’esso evidentissimo. Veste sopra l’abito regale un sajo da penitente, come a Canossa. Ha negli occhi una fissità spasimosa, che fa spavento; in contrasto con l’atteggiamento della persona che vuol essere d’umiltà pentita, tanto più ostentata quanto più sente che immeritato è quell’avvilimento. — Ordulfo regge a due mani la corona imperiale. Arialdo lo scettro con l’Aquila e il globo con la Croce).
Enrico IV
(inchinandosi prima a Donna Matilde, poi al dottore).
Madonna.... Monsignore.... (Poi guarda il Belcredi fa per inchinarsi anche a lui, ma si volge a Landolfo che gli si è fatto presso, e domanda sottovoce con diffidenza). È Pietro Damiani?
Landolfo.
No, Maestà, è un monaco di Cluny che accompagna l’Abate.
Enrico IV
(torna a spiare il Belcredi con crescente diffidenza e, notando che egli si volge sospeso e imbarazzato a donna Matilde e al Dottore, come per consigliarsi con gli occhi, si rizza sulla persona e grida).
È Pietro Damiani! — Inutile, Padre, guardare la duchessa! (Subito volgendosi a Donna Matilde come a scongiurare un pericolo). Vi giuro, vi giuro, Madonna, che il mio animo è cangiato verso vostra figlia! Confesso che se lui (indica il Belcredi) non