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44 | Luigi Pirandello |
Belcredi.
E allora.... — era armato — da re — sguainò la spada, avventandosi contro due o tre. Fu un momento di terrore per tutti!
Donna Matilde.
Non dimenticherò mai quella scena, di tutte le nostre facce mascherate, sguajate e stravolte, davanti a quella terribile maschera di lui, che non era più una maschera, ma la Follia!
Belcredi.
Enrico IV, ecco! Proprio Enrico IV in persona, in un momento di furore!
Donna Matilde.
Dovette influire, io dico, l’ossessione di quella mascherata, dottore, l’ossessione che per più di un mese se n’era fatta. La metteva sempre in tutto ciò che faceva, questa ossessione!
Belcredi.
Quello che studiò per prepararsi! Fino ai minimi particolari.... le minuzie....
Dottore.
Ah, è facile! Quella che era ossessione momentanea, si fissò, con la caduta e la percossa alla nuca, che determinarono il guasto cerebrale. Si fissò, perpetuandosi. Si può diventare scemi, si può diventare pazzi.