Pagina:Pirandello - Enrico 4., 1922.djvu/45


Enrico IV 37

Donna Matilde.

Eh, sa! Neanch’io da principio, quando mi sentii rispondere da lui, che sarebbe stato allora ai miei piedi, come a Canossa, Enrico IV. Sì, sapevo di Canossa; ma dico la verità, non mi ricordavo bene la storia; e mi fece anzi una curiosa impressione, ripassandomela per prepararmi a sostenere la mia parte, ritrovarmi fedelissima e zelantissima amica di Papa Gregorio VII, in feroce lotta contro l’impero di Germania. Compresi bene allora perchè, avendo io scelto di rappresentare il personaggio della sua implacabile nemica, egli mi volle essere accanto, in quella cavalcata, da Enrico IV.

Dottore.

Ah! Perchè forse...?

Belcredi.

Dottore, Dio mio, perchè lui le faceva allora una corte spietata, e lei (indica la Marchesa) naturalmente....

Donna Matilde

(punta, con fuoco).

Naturalmente, appunto! naturalmente! E allora più che mai «naturalmente»!

Belcredi

(mostrandola).

Ecco: non poteva soffrirlo!