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Enrico IV 29

Donna Matilde.

Sfido! Perchè lei non può conoscersi in me, com’ero alla sua età; mentre io, là, posso bene riconoscermi in lei com’è adesso.

Dottore.

Giustissimo! Perchè un ritratto è lì sempre fermo in un attimo; lontano e senza ricordi per la marchesina; mentre tutto ciò che esso può ricordare alla signora Marchesa: mosse, gesti, sguardi, sorrisi, tante cose che lì non ci sono....

Donna Matilde.

Ecco, per l’appunto!

Dottore

(seguitando, rivolto a lei).

Lei, naturalmente, può rivederle vive, ora, in sua figlia.

Donna Matilde.

Ma lui deve guastarmi sempre ogni minimo abbandono al sentimento più spontaneo, così, per il gusto di farmi stizzire.

Dottore

(abbagliato dai lumi che ha dato, ripiglia con un tono professorale, rivolto al Belcredi).

La rassomiglianza, caro barone, nasce spesso da cose imponderabili! E così difatti si spiega che....