Pagina:Pirandello - Enrico 4., 1922.djvu/36

28 Luigi Pirandello

Belcredi

(rispondendo alla marchesa).

Ha detto che non c’è da stupirsi; mentre voi ne siete tanto stupita. E perchè, allora, scusate, se la cosa è per voi adesso così naturale?

Donna Matilde

(ancora più adirata).

Sciocco! Sciocco! Appunto perchè è così naturale! Perchè non c’è mica mia figlia, là (indica la tela). Quello è il mio ritratto! E trovarci mia figlia, invece che me, m’ha stupito; e il mio stupore, vi prego di credere, è stato sincero, e vi proibisco di metterlo in dubbio!
(Dopo questa violenta sfuriata, un momento di silenzio impacciato in tutti).

Frida

(piano, seccata).

Dio mio, sempre così.... Per ogni nonnulla, una discussione.

Belcredi

(piano anche lui, quasi con la coda tra le gambe, in tono di scusa).

Non ho messo in dubbio niente, io. Ho notato che tu, fin da principio non hai condiviso lo stupore di tua madre; o, se di qualche cosa ti sei stupita, è stato perchè le sembrasse tanta la rassomiglianza tra te e quel ritratto.