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132 | Luigi Pirandello |
Enrico IV.
Sì, a tradimento, per farlo springare e farmi cadere!
Donna Matilde
(subito, con orrore).
Ma questo lo so adesso, io!
Enrico IV.
Sarà stato anche questo per uno scherzo!
Donna Matilde.
Ma chi fu? Chi stava dietro alla nostra coppia?
Enrico IV.
Non importa saperlo! Tutti quelli che seguitarono a banchettare e che ormai mi avrebbero fatto trovare i loro avanzi, Marchesa, di magra o molle pietà, o nel piatto insudiciato qualche lisca di rimorso, attaccata. Grazie! (Voltandosi di scatto al dottore) E allora, dottore, vedete se il caso non è veramente nuovo negli annali della pazzia! — preferii restar pazzo — trovando qua tutto pronto e disposto per questa delizia di nuovo genere: viverla — con la più lucida coscienza — la mia pazzia e vendicarmi così della brutalità d’un sasso che m’aveva ammaccato la testa! La solitudine — questa — così squallida e vuota come m’apparve riaprendo gli occhi — rivestirmela subito, meglio, di tutti i colori e gli