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FULVIA
(ritraendo la mano) Va’ là, che ti piaccio ora, perchè ho questi capelli così!
SILVIO
No, Fulvia... Ti stanno bene, sì...
FULVIA
Ti eccitano!
SILVIO
Per carità, non dirlo...
FULVIA
(sdegnata, nel vederlo così presso di lei per le sue grazie ambigue, involontarie) Ma io non voglio mica essere allegra così! Sopravviene a questo punto BETTA, dalla comune in grande esultanza.
BETTA
(annunciando) Signor dottore, signor dottore!
SILVIO
(levandosi, urtato d’essere stato sorpreso in quel momento d’ intimità) — Che còs’ è?
BETTA
La zia Ernestina! È arrivata la zia Erne=tina!
SILVIO
(subito, costernatissimo) Come! qua?
FULVIA
(con lieta meraviglia) O senti! — La zia Erne- stina! È ancora viva?