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tificata! e ti sei santificato, e hai santificato tutto- qua!(Staccando e cambiando tono ancora una volta) Posso ammettere che la mia morte poteva essere, lì per lì, una « necessaria » menzogna. Ma se lei era così piccina! Le si era schiusa, la vita, con te solo accanto! Ti avrà domandato... così, della madre, da grandicella, è vero? Dovendo fin- gere, scusa, non potevi, anche senza dirglielo, farle intendere che non eri stato lieto nel tuo matrimonio?
SILVIO
Già, sì! A giudicarne adesso!
FULVIA
T’avrebbe amato di più; non avrebbe rim- pianto nulla!
SILVIO
Ma dovevo immaginare che potesse succeder questo! Scusa, è strano! Ne parli, come se tu ne fossi gelosa...
FULVIA
Ah, sì, nel cuore di mia figlia!
SILVIO
Ma pensa che sei in fondo tu stessa!
FULVIA
Non è vero! non è vero! Io stessa? L’ ho toc- cato! L’ ho sentito! Sono morta! morta vera- mente! Le sto davanti, e sono morta! Non sono io, questa qua, viva; è un’altra, sua madre... di là, morta! Vorrei prenderla per le braccia (allude