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FULVIA
(s Ottenendosi subito) Ah già... sì sì... scu- sami, sai!(Cambiando idea, in conseguenza) E allora niente^ niente...
LIVIA
(fredda) Che volevi?
FULVIA
No, niente. Vai subito in chiesa?
LIVIA
Fra poco. Il parroco ha detto che non poteva prima delle undici.
FULVIA
Finirete tardi, allora. Tre messe...
LIVIA
io volevo due.
FULVIA
(subito in tono di rimprovero, ma dolce ; come ferita) No, Livia. Questo è un voler fare un di- spiacere a papà. Non dico poi a me!
LIVIA
(c. s.) Volevo che fossero due, appunto per non fare un dispiacere a te. (Dirà questo come se, sotto V apparerrza d’ una benevola attenzione, non fosse contenuta un’ ingiuria per lei).
FULVIA
(con amarezza) Ma che vuoi che faccia a me l dispiacere, se non questo : che tu possa pensarlo?