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LIVIA
(atterrita, inorridita) No, no!
FULVIA
Sì! sì! Tal quale! Figlie della stessa madre 1 — E sono io tua madre! — sono io! sono io! Capisci ora? T’hanno fatto credere ch’io fossi morta? Non è vero! Eccomi qua! Sono tua ma- dre! È quello che sono per lei, sono per te! — Senza diFer^^nza! senza differenza! — Ah, ora mi sono libci Ora sono viva! Dirà questo, abuandonando come morta Livia nelle braccia del padre, che alle grida è accorso in subbuglio insieme con Marco Mauri dalla veranda.
SILVJO
(raccogliendosi tra le braccia Livia e stringen- dola a se) Ma tu l’hai uccisa!
FULVIA
La tua impostura ho uccisa! Volevi che pe- sasse anche sulla bambina e schiacciasse anche lei? Ebbene: No! no! /y^^*’-^
SILVIO
Ma tu ora non puoi stare più qui!
FULVIA
E me ne vado! Me ne vado, sì! Ma non pii!t come prima! Ah, non più come prima, ora! (A Mauri) — La mia bambina! Vai! Di là — la mia bambina!(indica il primo uscio a destra — e il Mauri accorre) La mia bambina!