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MAURI
Se è ancora morta per la figlia!
ZIA ERNESTINA
Ma ne ha un’ altra, ora, di figlia — tutta per sé — da un mese!
MAURI
(con un gesto e con voce d’ allegra noncu- ranza) Non importa! Non importa!
ZIA ERNESTINA
Come non importa?
MAURI
Lo sapevo. — Non importa! — Anche con questa figlia, allora, se ne voleva venire con me! — Niente... Fu un momento! Ebbe la debolezza di cedergli. — Quello che ho passato, zia Erne- stina!... Ah!... (Strizza tutto il volto, e scuote le mani. Poi, riaprendo gli occhi, pallidissimo, ha come una z’ertigine e sta per cadere. — La zia Ernestina si spaventa) Niente... niente...(Ride) — Penso da stamattina, come lo chiamavano gli antichi quel fiume...
ZIA ERNESTINA
(trasecolata) Che fiume?
MAURI
Ah sì, il Lete... Il Lete, ecco...(Caricando il tono) Il fiume dell’ oblìo!
ZIA ERNESTINA
Siete ubriaco?