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FULVIA

Te r ha detto tuo padre? Ed ecco perchè mi consigha di seguitare a tingermi i miei. E io lo faccio : mentre non vorrei più, ti giuro.(Con un desiderio angoscioso, improvviso che la intene- risce, al ricordo di se stessa giovine come è ora la figlia) — Ti guardo codesti riccioHni teneri sulla nuca... Mi verrebbe voglia di prenderli con due dita e allungarteH pian piano... senza farti male... Livia ha un moto istintivo di ribrezzo.

FULVIA

(lo nota, ma quasi per pietà di sé stessa dice con un sorriso indefinibile) Tu provi il solletico solo a sentirtelo dire.

LIVIA

(e. s. con uno scatto irrefrenabile) No!

FULVIA

È ribrezzo delle mie dita? — Hai ragione. Anch’io penso che così forse, quan- d’eri piccina te li carezzava tua madre... Livia si nasconde la faccia e scoppia in pianto. Sopravviene dal primo uscio a destra .SILVIO che, evidentemente stava alle vedette.

SILVIO

Livia, che cos’ è?