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LIVIA

(dura, recisa) Ah, certo! Meglio che non le comprenda!

FULVIA

(avvertendo che lo sdegno di lei si riferisce solo ai suoi capelli tinti e non a quelli della vecchia) Eppure... eppure io seguito a tingermeli per te, sai?

LIVIA

(con nausea) Per me?

FULVIA

Per te, sì. — E per consiglio di tuo padre.

LIVIA

Non capisco.

FULVIA

Non capisci, lo so. Ma immagina che io abbia n a i: u r a l’ m e n t e, sotto questa tintura, i ca- pelli dello stesso colore dei tuoi — ma proprio tali e quali!

LIVIA

Ebbene?

FULVIA

Potresti pensare che il colore a codesti tuoi ti sia potuto venire da quelli di tua madre...

LIVIA

(ponendosi ambo le inani sul capo, come a ri- parare i capelli di sua madre, e dice, scostandosi) Sì, lo so!