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ZIA ERNESTINA

(sbalordita, cadendo dalle nuvole) Io? Che cosa? Non saprei!

FULVIA

Dico l’anniversario...

SIGNOR CESARINO

(subito, sovvenendosi) Ah, della morte?

SIGNORA BARBERINA

(c. s. compuntissima) Della sua mamma, già!

FULVIA

(indicando, con compunzione anche lei, la sia Ernestina) Xipote appunto della signorina...

ZIA ERNESTINA

(vivamente, come per ripigliarsi dallo sbalor- dimento) Già... già... sì — oggi, — l’anniver- sario.

FULVIA

Il tredicesimo — è vero?

ZIA ERNESTINA

Sì sì — il tredicesimo, il tredicesimo...

SIGNOR CESARINO

Oh guarda... guarda...

SIGNORA BARBERINA

Noi non sapevamo... Domandiamo scusa, al- lora. Non saremmo venuti...