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ZIA ERNESTINA

Di Livia?

FULVIA

No! Di quella che fu tua nipote! (Con stranezza) Bella nipote, te ne puoi vantare! (Pausa) Lo facesti per danaro; ma t’assicuro io, che avresti potuto provarne onta per davvero!

ZIA ERNESTINA

(sbalordita) Come?

FULVIA

Pessima! Pessima! Una vitaccia!(Staccando, nel veder la faccia della zia Ernestina) Vorresti forse difenderla dopo che..?

ZIA ERNESTINA

(c. s.) Ma scusa, non parli di te?

FULVIA

No, cara zia! Ti dico che io sono la signora Francesca Celli, e non puoi sapere con quale e quanta voluttà rovescio tutte le infamie che so addosso a codesta tua nipote, che qua, lo vedi? innalzata alle glorie del paradiso, si va a pregare in chiesa — tutti — anche la serva!(Con scatto di gioia quasi frenetica) Sono madre di nuovo io, sai?

ZIA ERNESTINA

Madre?

FULVIA

Madre, madre — come prima! — quella di