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FULVIA

(solo — dopo una pausa — assorta) Zia Er- nestina... — la credevo morta... Rientra BETTA dalla comune, reggendo a fatica due grosse valige della zia Ernestina, una di qua, una di là a contrappeso.

BETTA

Pesano... pesano...

FULVIA

Sono della zia...(si corregge -subito) della signorina Califfi?

BETTA

E ha portato anche un baule!

FULVIA

Ah — è dunque venuta per restare?

BETTA

Almeno dalla roba che porta... — Su, in fore- steria, è vero?

FULVIA

Sì, sì — per ora... Betta via, con le valige per il secondo uscio a destra. Poco dopo, da quest’ uscio entra, tutta imbarazzata e titubante come una vecchia pollastra scappata dalla stia, la ZIA ERNESTINA.

ZIA ERNESTINA

Permesso?