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ZIA ERNESTINA
Sì... SÌ... hai ragione — per riguardo qua...
SILVIO
Per riguardo a niente! Ma voglio che si ricordi che sua nipote è morta da tredici anni!(Pigerà sulle parole, per farle intendere che davanti a Livia bisogna ch’ ella seguiti a sostenere l’antica fin- sione).
ZIA ERNESTINA
(non comprendendo affatto) Ah già... sì... — ma per me... ora...
SILVIO
(subito, cercando di rimediare) Per lei il do- lore sarà ancora come recente; ma si ricordi pure, che tanto per Livia quanto per lei la disgrazia non è di jeri, nè di quattro mesi fa! ZIA ERNESTINA - (e. s. seguitando a non riconoscere Fulvia) Ah, già — sì! Son più di quattro mesi... Chiedo scusa, signora...
LIVIA
(fiera, fredda, provocante, supponendo che il padre abbia mostrato tanta durezza per un riguardo verso la seconda moglie) Andiamo su! vieni con me, zia Ernestina!
ZIA ERNESTINA
(subito) Sì, figliuola mia... orfanella mia, sì... sì... Sei anche tu vestita di nero... E tutt’ e due, abbracciate, se ne escono per il secondo uscio a destra.