la Vergine, che da Cancello continuatamente arriva ad Avellino, e da indi pure quasi con continuatione fino a Bovino si spinge; il sito della Città è sopra un dolce, et aprico colle nel polo 38. e minuti 20. per lunghezza, e per larghezza nel polo 42. e minuti 50. secondo dissemo nella Pietra prima nostra a carte 24. Le muraglie della Città dalla parte australe, che si spingono fino al piano della famosa Valle Beneventana, sono riverite dal fiume Sabbato, che lungo quelle scherzando con le sue limpide, e cristalline acque, in più ruscelli diviso se ne corre; da Borea le batte il sulfureo fiume di Calore; dalla parte Occidentale, e di Coro vaghissime pianure, terminate da vicini, e delitiosi colli di S. Vitale, e Francavilla, e da Euro, e Scirocco continua la collinetta, sù la quale siede la Città per molte miglia, ponendo da questa parte il termine alla Valle, che Beneventana chiamano; Hor in questa Valle, che la forma di una nave rassembra, lunga sette miglia, e larga poco più d’uno, sù la riva del fiume Sabbato discostandoti due miglia in circa della Città verso Scirocco non