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Eccoti, o Uranio, il matematico, che nelle sue stesse scienze può trovare una voce amica della Religione, una voce amica dell’ordine sociale, una voce amica del suo proprio ben essere. E sì che finora ci siamo limitati alle sole matematiche astratte, e non abbiamo ancora aperto il gran libro della natura, dove l’apologìa della Divina Onnipotenza, e della Sapienza infinita si ritrova ad ogni tratto ne’ caratteri più luminosi. Tenteremo altra volta quest’ardua impresa; e se ci sarà dato di leggervi alla sfuggita la più piccola delle maraviglie, che contiene, finirai allora di persuaderti, o mio buon amico, che le nostre scienze non sono poi affatto mute, e infeconde nel senso, che da taluni si crede.
Il tuo aff.º amico |