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la stirpe umana, Adamo verso l’anno 500 della sua vita ha potuto vedere una posterità di 1048576 persone. La moltiplicazione degli animali, se non trovasse ostacoli nella difficoltà della sussistenza, nella distruzione, che gli uni procurano agli altri, e nel servizio dell’uomo, diverrebbe cotanto grande, che ricoprirebbe tutta la superficie terrestre. Un’aringa sola (vedi luogo citato) in breve tempo riempirebbe l’oceano: anzi facendo un’ipotesi sulla fecondità di lei, che è conforme alla natura, può provarsi, che in otto anni la sua discendenza occuperebbe uno spazio maggiore di quello corrispondente a tutto il globo terraqueo. Certe specie di piante danno tanti semi, che se tutti fruttificassero, una sola di esse riempirebbe in quattro anni tutta la superficie terrestre. Queste conseguenze sembrano molto strane, ma discendono da calcoli esatti, come puoi tutte, o Uranio, verificarle presso il citato autore. Dopo tutto questo, qual porti giudizio sul peso di quell’obbiezione degli increduli?

Vengo a più serio argomento, nel quale può trarsi dalle matematiche in favor della religione un appoggio non dispregievole, secondo ne pensò anche il Leibnitz, come appare dal principio della lettera 88 del suo commercio epistolare. La Provvidenza, quell’attributo sì adorabile della Divinità,