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sulla materia, dell’idea sulla forma — a dirigere governativamente l’educazione degli uomini, Gesù sancì una teorica di reggimento fondata sulle opere e non sul privilegio: teorica che smentisce l’abbietta dottrina di sommessione assoluta insegnata dal Papa, e porge ai credenti una norma per giudicare se una autorità sia legittima o no, derivi da Dio, o ne violi la legge.

«I principi delle genti le signoreggiano: i grandi usano potestà sovra esse,» — è questa l’esposizione del fatto; or segue il diritto — «Ma non sarà così fra voi: anzi chiunque fra voi vorrà esser grande, sia vostro ministro. E chiunque fra voi vorrà esser primo, sia vostro servitore: come il figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e dar l’anima sua per prezzo di riscatto per molti1

Siffatta è la legge di Cristo; e al Papa che la dimentica noi possiamo ricordar la minaccia: Chiunque m’avrà rinegato davanti agli uomini sarà da me rinegato davanti al Padre mio ch’è ne’ cieli2. I tiepidi che la conoscono, ma per inerzia o per amore d’una menzogna di pace non osano professarla, ricordino la dichiarazione: Non pensate ch’io sia venuto a metter la pace in terra: io non venni a mettervi la pace, anzi la spada... Chi ama padre e madre più che me, non è degno di me; e chi ama figliuolo e figliuola più che me, non è degno di me3.

E gli apostoli di colui che presso al morire, diceva: io ho vinto il mondo4, e risorto dal sepolcro: ogni potestà m’è data in cielo ed in terra5, intesero la loro missione. Come congiunsero nelle loro predicazioni il corpo e lo spirito, che sono l’uno e l’altro di Dio6, come dichiararono che l’opera

  1. Matteo, XX, 25, 26, 27, 28. — Il primo verso è anche più esplicito nell’Evangelio di Marco: coloro che si reputano principi. X, 42.
  2. Matteo; X, 33.
  3. Matteo; X, 34, 37.
  4. Giov. XVI, 33.
  5. Matteo; XXVIII, 18.
  6. Ai Corinzi; VI, 20.