Pagina:Pindemonte - Versi.djvu/71

Quale è l’orecchio , a cui non sia mai giunta
460L’aerea danza di que’ Dei campestri
Entro le valli Mauritanie? ignudi,
O di nebride cinti, e armonizzando
Con tenor boschereccio alzan lor salti
Al primo quei pastor sole e a l’estremo;
465E se il canto ed il suon tra i Dei campestri
Par s’oda, è la fanciulla Eco che il duolo,
Quel primo duol con l’innocente gioco,
Duol crudo o scemar tenta, o fargli inganno.1
E quando il vecchio Imperator Latino
470Vide ne l’acque di quel bagno amaro
L’ombra, che il minacciò col brando in alto? 2
E quando Mario a l’Aniene in riva
Levar da i rotti marmi il morto capo
Vide l’agricoltor? 3 con tai parole
475S’ingannavan da noi l’ore notturne,
E su i vani timori, onde son l’alme
De’ miseri mortali afflitte e dome,

  1. Molti degli antichi Geografi riferiscono questo danzare e tripudiare per aria tra le valli della Mauritania.
  2. Racconta Giulio Capitolino che Pertinace, tre giorni prima che fosse ucciso dai Pretoriani, videne nell’acqua, mentre bagnavasi, un’ombra che di morte con ferro stretto lo minacciava.
  3. Lucano nella Farsaglia.