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Leggi Romane. 95

come non un solo, ma dieci Soggetti furono quelli, che alla formazione del Corpo delle Leggi travagliarono, i quali inoltre non in questa faccenda solamente, ma dietro moltissime altre di continuo occupati erano, dee ben tosto figurarsi da se medesimo, ch’egli sarebbe stato, per così dire, impossibile, che cotesti Compilatori non avessero dalle diverse opere degli antichi Giurisconsulti sovente copiati per inavvertenza de’ passi, che venissero poi ad essere contrarj a diversi altri passi o da loro medesimi, o dai loro socj nelle Pandette registrati. E certamente, checchè ne dica l’Imperadore Giustiniano, e diversi altri babbuassi, che glielo credon sulla sua parola, egli è avvenuto così . Non già poche, ma molte Leggi vi ha, le quali lungi dall’accordarsi insieme, sono tra di esse espressamente contrarie; come dopo i più illustri, e più giudiziosi Giuristi fu ultimamente osservato anche dal Rapolla nel suo Libro de Jurisconsulto.1 Di questo sentimento è pure lo stesso chiarissimo Noodt, il quale diverse irreconciliabili antinomie ha messe in vista, e dimostrate. Sentiamo quello, ch’ei dice in proposito della L. 7. §. 2. et 4. D. de Public. in Rem act. et L. 2. §. 15. et 16. D. pro Emt. Is est sen-

  1. Lib. 2. aggiungasi il Buddeo lib. ult. D. de Ædil. Edic. Cujac. in not. ad tit. 9. de Legat. in not. ad tit. de Servit. lib. 8. Observ. cap. 8. 35. et alibi. Hottoman. in §. Sed et si quis. Inst. de Milit. Testam. in §. Sed et si rem J. de Legat. in §. Præterea J. de Inut. Stip. alibi. Ant. Augustinus Emendat. lib. 1. cap. 3. Donell. Comment. lib. 8. cap. 11. Thomasius in Schol. ad Huberum passim, et in Schol. ad tit. pro Hæarede, et in Instit. lib. 2. tit. 1. in Schol. ad n. 29. Charond. lib. 2. Veris. cap. 1 Matthai Colleg. Jur. disp. 4. 5. 8. et 9.

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