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56 Difetti delle

Lo stesso deve dirsi della Legge 58. dell’istesso titolo, come sì dell’una, che dell’altra lo dimostra ampiamente il Noodt.1 Ma troppe altre Leggi vi sono, che o furono interamente fabbricate da qualche sciocchissimo glossatore, o a cui de’ passi ideali, e chimerici furono temerariamente aggiunti.2 La qual disgrazia non solamente al Corpo delle Leggi di Giustiniano, ma sippure agli altri libri dell’antichità generalmente è accaduta.3 Degli accennati errori, e sconciature si trova carico lo stesso Codice Fiorentino, benchè ordinariamente venga riputato per il più corretto, e più antico di tutti quelli, che finora siano a notizia degli uomini pervenuti. Sicchè questi errori sono passati in tutte le copie, che se ne sono tratte, con questo di più, che siccome quel Codice scritto è all’antica usanza senza distinzione alcuna di parole, di membri, e di periodi, così i copisti, e gl’interpreti nel distinguere le parole, e nel metter l’interpunzioni a suo debito luogo si sono infinite volte ingannati. Ora da questi errori, da queste sconciature, e da questi aborti egli n’è nato, che molte Leggi, a prenderle, come giacciono, o non hanno senso veruno, o non hanno quello, che lor conviene, o se pure hanno senso,

  1. Noodt de Forma emend. dalli mali c. 11.
  2. V. il cit. Noodl de Usufruc. lib I. cap. 6. et lib. 2. cap. ult. in fin. Heinec. in Præf. et ad Bynckershoech. Part. 2.
  3. V. Jo. Cleric. in Art. Crit. Part. 3. sec. 2. cap. 2. seq. Christ. Heuman. de Art. Crit. §. 25. et 30. Trotzius in Not. ad Hugon. de Prima Scrib. Orig. pag. 276. seq. Funcius de Script. Veter. pag. 333.

esso