se l'azione sia conforme ai vostri raziocini, ed
a' vostri detti, o scritti. Quindi non mi state a
dire, che de’ popoli intieri ci sieno mai stati,
i quali tenessero per cose buone, o lodevoli
l’uccidere, l’ingannare a bella posta gravemente,
il danneggiare senza motivo il prossimo suo,
nè mi venite a narrare, che alcun uomo savio
abbia mostrato in pratica, e senza essere da alcuna
passione contraria sospinto, di porre tutte
queste cose perfettamente in non cale, quando
anche nissun timore degli altri uomini avesse
motivo di avere, che io in ciò nè a voi, nè ad
altri presterò alcuna fede giammai. Ma la dissensione
di molte Nazioni, e di molti savj
caderà bensì sopra quelle cose, o regole, o
processi, o massime, o dettami della Ragione,
come voi le chiamate, che sono invenzioni,
e bizzarie del vostro intelletto, e che voi
dite essere Leggi Naturali, benchè l'umana
natura non ne sappia nulla, e non meno le riconosca
nè punto, nè poco. E certo, che in quella
parte que’ popoli, e que’ sapienti, che da voi
discordano, fanno gran senno, perchè e' vogliono
dare piuttosto ascolto agli stimoli, ed
allo Istinto della natura, che alle vostre sottili
sofisticherie, che da voi sono nominate
massime della Ragione, e Leggi Naturali.
Le massime universali, ed approvate da tutti
i popoli, vengono dalla nostra costituzione naturale,
vengono dalla natura medesima, e vengono
finalmente da un Istinto naturale, il quale
siccome opera in tutti gli uomini egualmente,
così obbliga, e spinge ancora tutto l’uman
genere ad essere su di ciò, dell’ istesso senti-