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DELLA
LEGGE NATURALE.
Gli mi è avvenuto più volte di sentire semplici e rozzi uomini ragionare di quelle cose, che col solo ajuto de'sensi o per mezzo della sola Ragione comprendere si possono, con un certo giudizio, e con una certa precisone, che troppo manca a buona parte di noi altri, i quali le istesse cose abbiamo o da'maestri imparate, o studiate su'libri. La cagione di tale diversità nasce a mio avviso da questo, che l'uomo idiota pensa secondo quello, che la naturale Ragione gli insegna, e si esprime secondo che la semplice sua natura gli addita, laddove le persone letterate sdegnano per lo più la semplicità, e naturalezza, ed amano all'incontro il raffinamento, e vogliono, che la natura in ogni cosa ai principj, di cui essi sono imbevuti, s'accomodi, in luogo di regolare piuttosto eglino stessi i loro giudizj, e raziocinj dietro allo stabilimento e la disposizione della natura,
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