rei di gravissimi delitti; e senza fare il
menomo uso della tortura, sono venuti in
cognizione della verità per altri modi onesti,
e leciti. Imitate anche voi altri lo esempio di
questi: specchiatevi nella Legge del Divino
Legislatore degli Ebrei, il quale al popolo suo
non ha dato alcun cenno della tortura: e
però da essi mai fu adoperata. Seguite lo esempio
di tanti popoli, che per altro da noi con
troppa ingiustizia vengono tenuti per barbari, i
quali mai nissun uso han fatto della tortura,
come sarebbe a dire i Sassoni, gli Alemanni,
gli Scoti, ed i Franchi, uniformatevi al
costume de’ presenti Inglesi, i quali ogni
sorta di tortura hanno in abbominazione per
modo, che, come attesta Barclaio al capo quar-
to del suo Icon animorum, non se ne servono
neppure nel delitto di Lesa Maestà. Cedete
finalmente alle ragioni, ed all’autorità di tanti
valentuomini, come lo Scottano, Antonio
Matteo, il Wefenbecio, il Montesquieu, il
Bielefeld, e parecchj altri, i quali per questo empio,
ed inumano costume un grande orrore hanno
manifestato di avere. Laonde lo studente pratico
da’ processi criminali deve notare, osservare, ed
imprimersi bene nell’ animo solamente quello
che vi è di buono, e non anche queste
crudeltà, e tante altre infami trappole de’ Giudici
ad ingannare i rei unicamente indirizzate.
Insieme colla lettura de’ processi devesi anche
unire lo studio degli Statuti municipali, e delle
consuetudini: poichè tanto i primi, quanto le
seconde ad ogni altra Legge precedono: e le Leg-