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DELLA MANIERA DI TRATTARE |
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ti: allora l'attore deve soccombere, quando per
altro modo non provi la sua azione, benchè in
effetto non gliene fosse stata fatta la restituzione.
La differenza di questa consiste nell’ avere
il reo cominciato la sua risposta con una negativa,
la quale fa, che la risposta è tutta negativa,
e però o tutta convenga approvarla, o rifiutarla
tutta. Questa è una dottrina, che viene
comunemente insegnata da tutti i Dottori pratici,
e che ne' fori senza contrasto è ricevuta.
Ma ella è però una dottrina falsa, cabalistica,
e che tende ad ingannare gli uomini ingenui, e
sinceri, e protegge all’ incontro la malizia de'
cattivi. Quando un briccone risponde: io non ho
ricevuto i mille fiorini, se non ne ho anche fatta
la restituzione, l'attore è in necessità di pro-
vare di avere al reo dati i mille fiorini,
quantunque vero non sia, che poi gli siano stati
restituiti. Se un povero, semplice, e sincero
galantuomo rispondendo confessa, che gli avea
ricevuti, ma che poi gli ha resi al creditore,
l'attore è libero da ogni altra prova, e quando
il rispondente non possa provare la restituzione,
egli deve per cagione della sua sincera risposta
pagare di bel nuovo i mille fiorini da lui già
prima pagati. Or non è egli questo un volere
introdurre, e proteggere la furfanteria, e
non è egli un voler pretendere, che tutti gli
uomini, che vengono in giudizio, abbiano ad
essere furbi, birbanti, impostori, e degni della
galera? Ma un Giudice di mente, onesto, e
prudente lascia, che i Signori Legisti gracchino
a posta loro, e che scrivano quello che vo-