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o periodo, o paragrafo, che più non avrebbe fatto a proposito, oppure per non troncare il filo dell’autore quelle parole in altre cangiavano; e continuavano poi a desumere, e trasportare il resto. Ma se essi Compilatori si ricordavano qualche volta di fare questo, molte altre fiate all’incontro se lo scordavano del tutto; e però diversi altri passi, ove le stesse cose altrove a bello studio omesse, o cangiate contenevansi, hanno nelle Pandette inseriti non altramenti, che se ivi non già un diritto abrogato, ma una disposizione ancora ferma, e fresca fosse compresa. E siccome avanti ogni Legge è posto il nome di quel Giurisconsulto, da cui essa fu cavata, così egli è pur un bell’imbroglio, quando si vede, che i Giuristi del medesimo tempo parlano della istessa cosa tutto differentemente, cioè l’uno per essere le sue parole state riformate, secondo il Gius recente, e l’altro per essere il testo lasciato, com’era, secondo il Gius antico. Laonde con molta ragione si lamenta Cujacio,1 che: Tribonianus, ut erat in eo opere non tam diligens, et accuratus, quam se impudenter profitetur esse, sæpissime quod uno in loco mutabat, non mutabat in alio.

Per il qual poco giudizio di Triboniano tanta bile venne a Francesco Ottomanno, ch’egli con-


  1. Lib. 5. Observ. cap. 38. Idem in Paratit. Dig. p. 1. Bynkershoeck in Præfat. poster. Viglius Zuichemus ad §. 10. Inst. de Testam. Ordin. Baevard. Var. lib. 1. cap. 17. Maister de Princip. Cognos. Emblem. Tribon. Contius lib. 1. Lect. Subsec. c. 9. Wissenbucb. Emblem. Tribon. Hottoman. in Antitribon.

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