Pagina:Pietro Vigo, Montenero, Livorno, GiusFabbreschi, 1902.djvu/22

12 CAPITOLO I.

Gabbro e quelle del celebre tripoli di Bilin in Boemia e segnatamente di Kuschling.

Sul versante orientale dei Monti stessi, a destra del Savolano e della Fine, e sotto Castelnuovo e nei dintorni della Puzzolente e di Limone il prof. Capellini ritrovò i gessi in masse amigdaloidi assai distinte le une dalle altre e sempre accompagnate dalle marne con lebias crassicandus1, e larve di libellula2. Negli stessi siti di Limone e della Puzzolente fu rinvenuto uno strato con fossili di acqua dolce benissimo conservati: piante, pesci, insetti fossili nelle marne intercalate coi gessi in grossi strati furono constatati a Limone. Presso il Crocino e sotto Colognole, venner poi fatte scoperte, scrive il Capellini, d’importanza eccezionale non solo per il geologo ma anche per il paleoetnologo: scoperte che il lettore potrà vedere descritte nella copiosa memoria di quell'insigne scienziato, citata a piè di pagina3, e illustrate nelle tavole che vi sono apposte. Il Monte Livornese appartiene alla regione mediterranea ed a quella specialmente che nella classificazione della flora e fauna dell’Europa dicesi dai geografi dell’estate asciutta. In questa regione alle foreste vere e proprie, grandi ed estese, si sostituiscono le macchie di arbusti sempre verdi, com’è appunto anche nelle colline che circondan Livorno. I corbezzoli, gli al-
——

  1. Op. cit. pag 5.
  2. Gli strati a congerie e la formazione e gassosa-solfifera nella provincia di Pisa e nei dintorni di Livorno. Roma, coi tipi del Salviucci 1880.
  3. Viaggi — Voi. II, pag. 161 dell’edile, fiorente del 1751.