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a fare sulla piazza allor detta de’ Priori, ed or del Granduca, quel tetto, che dal loro nome vien tuttavia chiamato il tetto dei Pisani1.
Sul principio dell’anno 1360 furon pure in queste medesime Carceri rinchiusi il Cav. Leale, Marco, Lodovico e Pieronzolo della famiglia de’ Tarlati, i quali con altri loro consorti rimasero prigionieri de’ Fiorentini nella espugnazione di Bibbiena. Quivi stettero per nove anni, e non ne furono liberati che ad intercessione dell’Imperator Carlo IV, quando questi nel 1369 si portò in Toscana, e fece la pace colla Repubblica di Firenze2
Per rappresaglia contro Riccardo Cancellieri, il quale si era ribellato ai Fiorentini ed avea lor tolto il Castello della Sambuca, la Repubblica di Firenze fece nel 1401 prendere dodici dei più ragguardevoli personaggi della medesima pistojese Famiglia de’ Cancellieri, e condannolli ad una lunga prigionia nelle Stinche3. Queste adunque si potevano chiamare le Prigioni di Stato, e a quel che sembra doveano molto e spesso essere frequentate, se tutti i rivoltosi, o quei delle contrarie fazioni, caduti in potere de’ Fiorentini, venivano in esse imprigionati.
Un discendente di quella stessa Famiglia de’ Cavalcanti, cui apparteneva il già distrutto Castello delle Stinche, fu quivi carcerato per debito nel 1427. Questi si fu Lodovico di Papero Cavalcanti, il quale nel