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poichè è molto probabile che coll’andar del tempo subissero dei cambiamenti. Infatti dal Diario di Francesco di Giovanni Vinattiere del Popolo di S. Pier Maggiore, pubblicato dal Manni, sappiamo che nei tumulti successi nella cacciata del perfido tiranno Gualtieri Duca d’Atene, (per la quale fu stabilito il Palio detto di S. Anna,) i Donati corsero tutti armati per la città di Firenze, gridando “Viva il Popolo„ e andarono alle Stinche, e messero il fuoco alla porta ed abbatteronla, e ruppero le prigioni, cosicchè tutti quelli che erano dentro rinchiusi n’usciron fuori; dopo la qual cosa il Popolo, saccheggiato tutto l’edifizio, lo diede in parte alle fiamme.
Appiè della muraglia posta a mezzogiorno, esisteva il Lavatojo detto di S. Simone, il quale si estendeva in lunghezza quasi quanto la muraglia medesima. E siccome l’anno 1428 furono distrutte per ordine della Signoria più e diverse case appartenenti alla Chiesa di S. Simone, ed esistenti fra il muro delle Stinche a mezzogiorno e la Chiesa or nominata1, sembra verisimile che intorno all’epoca suddetta fosse fatto quel Lavatojo, che già apparteneva all’Arte della Lana, e che era stato costruito all’oggetto di servire agli usi dell’Arte medesima.