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Granduca soppresse l’antico Magistrato dei Residenti delle Stinche, componendone un nuovo a suo beneplacito1. Questo venne composto di un Provveditore e due Residenti, eletti da S. A. fra gli Avvocati2. Ultimamente il Magistrato si componeva di un Provveditore scelto fra i Senatori, e di quattro Buonuomini di S. Martino estratti a sorte ogni quattro mesi, tutti con voto. Il Cancelliere e il sotto Cancelliere non aveano più l’obbligo di dare il voto come prima. Contro le deliberazioni del Magistrato non vi era altro rimedio che il ricorso al Principe per mezzo della R. Consulta3.

Più tardi, cioè nel mese di Settembre dell’anno 1803 sotto il governo di Maria Luisa, Regina di Toscana ed Infanta di Spagna, si destinò una parte di

    esecuzione delle medesime, ed il giusto equilibrio tra il delitto e la pena, hanno influito ed influiranno sempre sulla morale delle Nazioni. Che orrore, quando si legge (Varchi Storie lib. II) che per aver solamente detto scherzando che Clemente VII non era stato canonicamente eletto (stante non esser di legittimi natali), un ottimo nostro cittadino a ore 18 italiane fosse preso, e alle 22, dopo un tratto di fune, sulla porta del Bargello decapitato! Il prospetto delle assurdità in questo genere, dal primo Potestà di Firenze fino al giorno nel quale l’ottimo Granduca Pietro Leopoldo fece bruciare nel Cortile del Bargello tutti gli strumenti dell’antica barbarie, gli zufoli, i dadi, le sbarre, gli eculei ec., potrebb’essere esteso grandemente; ma l’animo vi repugna, e mi cade di mano la penna.» Lastri l’Osservator fiorentino Vol. V, pag. 108.

  1. Motoproprio de’ 14 Settembre 1779.
  2. Legge de’ 14 Settembre 1779. Quella de’ 22 Aprile 1784 lo soppresse. La Notificazione del 7 Febbrajo 1794 lo ristabilì.
  3. Notificazione del 7 Febbrajo 1794.