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gli abitanti, dopo una non lunga ed inutile resistenza, si diedero prigioni ai Fiorentini, e furono i primi ad esser rinchiusi in quelle nuove Carceri. E queste per tale avvenimento cominciarono fin d’allora ad esser chiamate le Stinche, e lo furono poi sempre anche in seguito dal nome della Patria di quei primi Prigionieri.
Infatti da tutti gli storici fiorentini, come dal Villani, dall’Ammirato, dal Varchi e da altri trovansi queste Prigioni chiamate col nome delle Stinche; e collo stesso nome le veggiamo pur nominate negli antichi Statuti del Popolo e del Comune di Firenze alla Rubrica XXIV, nella quale si prescrive la Visita di quelle Carceri, da farsi almeno una volta il mese da un Giudice del Magistrato di Giustizia. Anzi questo nome di Stinche, che ben presto passò in significato particolare di Carceri, ove si rinchiudono principalmente i debitori insolventi1, si estese pur anche fuor di Firenze, ed infatti sappiamo che in Pistoja fino da antichi tempi chiamavansi con tal vocabolo, e chiamansi tuttora, le Prigioni anzidette.
- ↑ Il Borghini nei suoi Discorsi, Parte I, pag. 128, in proposito di vocaboli passati ad avere un significato diverso dal loro primitivo, dice: «Noi abbiamo un esempio familiare, che fa infinitamente a questo proposito. Questo è della Carcere pubblica chiamata Stinche, il qual nome si guadagnò perchè i primi che vi furon messi dentro, furon certi del Castello delle Stinche, di Chianti, il quale fu appunto in quell’anno in cui (le Prigioni) la prima volta si adoperarono, preso e disfatto: ma oggi si crede quasi per tutti che Stinche di sua natura voglian dire Prigioni pubbliche, e chi n’ha fatte in queste Città dello Stato, o imitando in questo la Principale, o credendo che questo sia il suo vero e proprio, non le chiamano con altro nome».