Pagina:Pietro Gori - Alarico Carli. Un galantuomo, un valentuomo, un patriotta, 1900.djvu/28


— 24 —

Piemontesi dettero a quei cani nè, il saperli rinchiusi da tutte le parti ha fatto coraggio a codesti vili, che voglion passare il Pò, dicono, per esser sicuri, e riannodarsi e organizzarsi allora, e non voglion credere che siano sicuri anche qui a Bozzolo. La nostra perdita pare non sia tanto grave. Il quartier Generale è a Castiglione sul lago di Garda dove pare si potrebbero utilizzare quelli di Curtatone. Del battaglione universitario che credevamo disfatto pare ne siano morti soli 50. Dei nostri pure di Montanara pare se ne siano salvati assai più che non credevamo, perché a Bozzolo ne giungono da tutte le parti. Nella sconfitta di martedì pare certo che i Tedeschi portassero in Mantova da 80 carri fra feriti e morti. Il reggimento italiano è quasi disertato tutto. Ora essi sono a Gazzoldo dove saccheggiano. Radeschi è certo che ieri l’altro sera dormì a Rivalta. Ora saranno costretti ad accettare una battaglia campale da Carlo Alberto in queste vicinanze, e, Dio volesse, che noi potessimo riannodarci per prenderli alle spalle allora che saranno attaccati, o almeno toglier loro la ritirata di qua dall’Oglio, al che abbiamo preso tutte le disposizioni. Qui a Tesoglio siamo 20 a guardare i mulini che ritireremo di quà al primo sentore di Tedeschi, e così, essendo il fiume assai grosso, potremo difenderci assai bene anche da un buon numero di loro. Ieri a S. Michele alcuni di cavalleria tedesca vennero sulla riva opposta, per scandagliare la profondità dell’acqua e furono uccisi dalla nostra guarnigione. I ponti son levati e preparate le mine, e l’incendio per resto, le barche ritirate a noi. Pare ci giungeranno cannoni ed uomini da Cremona e da Milano. Speriamo che i buoni faranno coraggio ai pochi avviliti e ripareremo a quel che ci farebbe onta. Voi forse saprete più di noi le novità però passeremo ad altro. Ti dissi da Marcaria che aveva perduto tutto ed ecco come. Quando cominciai a portar cartuccie ai bersaglieri fuori delle barricate e ritornai con feriti, il sacco comininciò a pesarmi oltremodo e, pensando di vincere, lo posai all’ambulanza per riprenderlo dopo l’attacco. Ma invece perdemmo, e quando battè la ritirata la casa ov’era l’ambulanza, era invasa dai nemici, cosicchè dovei salvarmi col rientrare fra i miei. Ora sono con la camicia di pannicino i calzoni di cachemire tutti rotti con un paio di calzini tutti rotti, la bluse e il cappello. Spero che ci renderanno il necessario a tutti, ma prega la mamma a vedere se, a poco per volta, mi mette insieme due paia di calzerotti e un paio di pezzuole. Tu seguita a mandarmi i fogli nelle lettere come prima.