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morti tornare a riabbracciare i loro cari? Io vorrei esser sempre fra voi; ma esulto al pensiero che presto ci ricongiungeremo in un amplesso eterno, purificato dalle bassezze del mondo. E voi pure in questo pensiero consolatevi, e pensate che sarete il primo pensiero, l’affettuosa cura, la più celestiale dolcezza di questo mio spirito, che là al varco della nuova vita vi aspetterà impaziente. La famiglia nostra è scemata di me e chi sa non lo sia anche d’Evandro ma è accresciuta d’un’altra infelice, la quale era nel pericolo di sbagliare la via della virtù. Io cominciai l’opera meritoria, voi finitela. Guidatele quei pensieri, quegli affetti che dal pestifero praticare potessero esserle stati avvelenati, riguardatela come un’altra figlia, un’altra sorella, giacchè la misera è priva del padre e non può far conto della madre. Anche ad essa dunque intendo parlare. Cercate tutti egualmente di adoprarvi con ogni cura alla prosperità, all’educazione, alla felicità e all’onore della famiglia, non solo per quello che sia di noi, ma di provvedere che tali beni siano retaggio ancora dei figli de’ miei fratelli e delle mie sorelle, che per tale considero oramai anche la buona Ersilia. Archimede parmi adatto, sì pel suo carattere che pei suoi studii e pel suo ministero ad attendere a queste cose. Egli è un po’ pigro nel fare, ma consigliandolo al proposito gli altri, vincerà se stesso. Però se valgono qualche cosa le ultime parole di un amato ai suoi amatissimi, per questo amore e per quanto abbiamo avuto e avremo di comune, ognuno di voi lo consideri come suo padre, o meglio come il suo amico, il suo confidente, ed egli sia il vostro consigliere prima di ogni opera, il vostro consolatore nelle disgrazie, nei bisogni il vostro rifugio. Spero ch’egli potrà tutto ciò perchè questo solo chiederò a Dio nella mia estrema preghiera e in quelle che spero poter fare da miglior luogo, e sotto aspetto migliore. I buoni principii non devo raccomandarveli perchè avete i miei nè altri vorrei ne aveste. Se la patria sarà un giorno, e il Cielo non lo vorrà, in bisogno, vogliate saperla soccorrere, come potrete, se non altro sappiate per essa morire benchè vecchi. Onoratela con la professione che avete impreso e imprenderanno gli altri, nè vogliate inalzarvi con gl’impieghi dei governi quali essi siano per essere in Italia, per non lasciare la vostra onorata oscurità al rischio di piombare nel disprezzo e nel disonore. Pensate che si diventa grandi uomini e ricordati anche con l’onoratezza ed il sapere, senza bisogno di essere pubblici funzionari. La Ilia si rammenti, quando le verrà l’ora di maritarsi, di certi