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di S. Venanzio essendo stata rasa l’iscrizione di Volteia etc.

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TIFANIAE L. FIL.
POLLAE
L. TIFANVS FELIX PATRON.
OPTIMAE


La seguente è rotta, e rimane in una casa di un Contadino posta nel luogo ove sorgeva Tufico. Rimane incastrata nel muro allo roverscio

. . . MV . . . . . .
ET SE . . . . . .
COLLEGIVM . . . . . .
TVFICANI ME . . .
. . . . . . . . . .
. . . . . . . . . .
. . . EX PECVNIA SVA
ET MOX HONESTA EPVLAT .
VNIVERSOS PROSECVT .
. . . IVS DIGAT DECVRION

Tralascio alcune altre, perchè non sono intiere, e riportai la precedente, perchè stesamente in essa si legge il nome di Tufico.

Stimo col Turchi, e col Sarti, che Tufico ebbe la Cattedra Vescovile, e che S. Venanzio, il di cui corpo riposa in Albacina, fu Vescovo di detta Città, come ci accerta la seguente iscrizione riportata dal Sarti1

VT RESONAT PSALMVS JACET HIC VENANTIVS ALMVS
CORPVS NAM SANCTVM SATIS EST HIC GLORIFICATVM
IN STEPHANI FESTO FVIT INVENTVM BENE PRAESTO
ANNO MILLENO ET CENTENO SIBI PLENO
IPSE CVM PRIMO CORPVS SERVATVR IN HVMO'
AD CHRISTI VELLE FVIT INVENTVMQVE NOVELLE
NAN MANIFESTVM VENANTIVS IPSE VOCATVR'
EST ALBACINAE DATA SACRA SPESQVE MEDICINAE


  1. De Epis. Eugub. P. LXXXIV.