erano andati ad abitare i loro Cittadini Fabriano, cioè luogo de’ Fabbri. Si deve riflettere, che Faber in latino è un nome generico, e significa artigiano: e che per fargli significare qualche mestiere in particolare vi è bisogno di un’aggiunto: v. g. faber aerarius, calderajo: faber ligniarius, falegname: faber ferrarius, ferrajo: faber aurarius, orefice: faber materiarius, carradore etc. Quindi non vi saranno andati i legnajuoli, i cuojaji, di manierachè a poco a poco ne venne un luogo insigne, e pieno di industria, e di commercio quale presentemente è Fabriano1. Difatti questi non avevano ivi il fonte Battesimale, ed andavano in Attidio a far battezzare i loro figli. Guglielmo II. Vescovo di Camerino nell’anno 1254 permette, che il fonte battesimale di Attigio sia trasferito in Fabriano, come lo prova il Turchi2 con un’autentico documento. Torniamo a Tufico. Fu Municipio, come ci dicono le lapidi, ed i Tuficani erano ascritti alla tribù rustica chiamata Oufentina dal fiume Ufente vicino a Terracina. Il Sigonio così ne parla3 Ufentinae testimonium nobile est apud Festum. Oufentinae tribus, inquit, initio causa fuit nomine fluminis Ufentis, quod est in agro Privernate juxta mare, et Terracinam, postea deinde a censoribus alii quoque di-
- ↑ Il Turchi de Eccl. Camerin (p. 209) dice, che nella vita di S. Severino, e Vittorino, che trovasi nel Codice Palatino della Biblioteca Vaticana così leggesi: Innocentius vir sui nominis auctor adhuc, et unicus vicum Faverianum petens vidit noctis medio lucere silvas. Auctor secundae vitae S. Severini, et doctissimi ollandi (in act. SS. mens. Ian. T. 1. n. 11. p. 500) ajunt: Faverianum Fabrianum interpretatur nobile hac tempestate oppidum inter Sentinum, Camerinum, et Manthilicam, in cujus agro Attigio vicus in Attidii oppidi ruinis. Ex corruptione nominis Faveriani in Faurianum prius, mox in Fabrianum id potuit facillime evenire. L’etimologia di Fabriano, che dissi, è più semplice di questa, che riporta il Turchi, e per conseguenza è più verisimile. Lo stemma poi della Comune di Fabriano, che rappresenta un Ferrajo, che batte nell’Ancudine, ci dice, che prese il nome da’ Fabbri.
- ↑ P. 80.
- ↑ De Antiq. jur. Civ. Rom. c. 3.