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del fiume Esi distanti da Attidio non per due miglia, come asserisce l’Olstenio, ma per cinque: che ivi sono state scavate alcune iscrizioni antiche, nelle quali leggesi il nome di Tufico: che altre furono scoperte dalla corrente del fiume, e recentemente divulgate da’ Collettori, e conclude finalmente, che il Poggio corrottamente detto Ficano fu il Poggio Tuficano. Il Colucci1 seguendo il parere del Nintoma asserisce, che fu tra le Città di Matelica, e di Fabriano in una pianura del territorio di Albacina, lungo le sponde del fiume Giano, in distanza di un miglio circa da detto castello, due dal sito, in cui si veggono le rovine di Attidio, e quattro da Fabriano. Nel sentire tal diversità di opinioni mi volli portare nel breve viaggio, che feci, in tal luogo, ed osservarlo cogli occhi miei. Mirai dunque, che la Città di Tufico era situata nella pianura di Albacina lontana da detto Castello quasi per un miglio, e propriamente sotto quel luogo, in cui il fiume, che viene da Matelica2
- ↑ Antic. Pic. T. 2. p. 210.
- ↑ Questo fiume, che si scarica nel Giano, ed il Giano, che poscia unito al Sentino forma il fiume Esi, chiamossi Esi anche esso. Nello Statuto di S. Anatolia fatto nell’anno 1344 così si legge. (In cap. de officii rub. de maleficiis) De reinveniendo cursu fluminis Exini: (quae rubrica sic se habet) Quoniam per increspationes etc. et varia impedimenta facta in flumine Exio etc. immo propter venae de Lavare is, a quibus dictum flumen principaliter habet ortum. etc. Così fu chiamato non tanto dalla Città di Jesi, che poscia bagna col portarsi nel mare, ma perchè anticamente la terra di S. Anatolia fu un Pago, o Castello chiamato Esa, in cui rimaneva un tempio di Giove Celeste, come ci testifica la presente lapide, che rimane nel Campanile della Pieve di S. Anatolia fedelmente riferita dal Muratori, il quale raggiunse nella prima linea le due lettere V. ed S. le quali due sole sono mancanti nella pietra, perchè è rotta
NORTORI - - us
N. F. POL.
FEROX
AESEA
EVOCATVS AVG.
IOVI CAELESTI
V. S. L. M.
Avendo poco sopra la sua origine il fiume, e passando vicino a tal tempio, ed al Pago di Esa, fu detto Esi, poscia fiume Tuficano nel confondersi, che faceva col Giano, e quindi riprendeva il suo primiero nome, perchè bagnava la Città di Iesi.