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tostochè mirò il suo Comandante inabile a combattere si stupì, perchè quantunque gli inimici non prendessero di mira Totila, tuttavia egli solo fu ferito mortalmente. Quindi avvenne, che avendo perduto il coraggio si impaurirono oltre modo, e si abbandonarono ad una fuga così vergognosa. Ma ognuno racconti come gli pare. Narsete allegro per l’accaduto continuamente riferiva tutto a Dio, come a vero autore, ed ordinava le cose, che premevano, e primieramente volle col prezzo redimere l’indegna licenza de’ Longobardi, che aveva seco condotti, i quali oltre l’altre sceleraggini della lor vita malvaggissima non contenti di predare i luoghi per dove passavano, gli ardevano non perdonandola a’ più belli edifizj e sforzavano persino le donne nelle Chiese. Commise a Valeriano di condur questi Barbari sino alle frontiere della Pannonia, con ordine d’impedir loro di fare alcun guasto nel loro cammino. = Fin qui parlò Procopio. L’Agro celebre, in cui accaddero queste due battaglie narrate, cioè quell’Agro, in cui si consolidò la potenza Romana, che poscia crebbe in tanta gloria, ed in cui crollò il dominio de’ Goti, ora appartiene a Sassoferrato, che come dissi nacque dalle rovine di Sentino. Con ragione il Panfilo esalta questa Città della Marca Anconitana per aver dati i natali a Bartolo celeberrimo giureconsulto, e per averli dati a Niccolò Perotto, ed al Cardinale Alessandro Oliva1

Bartholus hanc urbem, tollitque Perottus ad astra,
Iste sacris Musis, legibus ille bonus.
Hanc etiam rubra redemitus tempora mitra
Doctus Alexander sustulit usque polum.

Giambattista Salvi celebre Pittore conosciuto sotto il nome di Sassoferrato, quivi nacque gli 11. luglio 1605. come può vedersi nella Storia Pittorica dell'Italia dell’Ab. Luigi Lanzi nel Tomo secondo pag. 177----

  1. Pic. Lib. 1.