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ne: Asbado poi con tutta forza spinta l’asta trapassò Totila. Subito egli fu costretto ivi fermarsi avendolo Scipuare ferito nel piede, e Scipuare è costretto fermarsi essendo stato ferito da un’altro, che l’inseguiva. Ma quelli quattro, che con Asbado perseguitavano i nemici avendo lasciati questi due per terra, andarono dietro ad esso per osservarlo: quando i compagni di Totila credendo di essere oppressi da quelli correvano velocemente, benchè conducessero lui, che era mortalmente ferito, e che barcolava per le forze, che perdeva, certamente la necessita loro ingiungeva un corso più veloce. Dopo aver corso ottanta quattro stadii (quattro leghe) giungono a Capra, così ha nome tal luogo: dove cessando di fuggire medicarono la ferita di Totila, il quale poco dopo essendo morto, ivi i compagni lo seppellirono, e quindi partirono.

I Romani non seppero, che così fosse stato ucciso Totila, finché non lo manifestò ad essi una certa donna Gota, ed indicò la sua fossa. Non vollero prestar credenza se non a’ loro proprj occhi, ed avendolo dissotterrato, dopo averlo lungo tempo considerato lo restituirono al sepolcro, ed andarono a recar questa nuova a Narsete.

La morte di Totila vien riferita anche in altra maniera, e stimo non esser cosa indoverosa il registrarla. Dicono, che la fuga dell’esercito de’ Goti non accadde senza motivo, ed inconsideratamente, ma scaramucciando una schiera de’ soldati Romani all’improvviso fu confitto Totila da un dardo contro la volontà di chi lo scagliò, mentre Totila armato come soldato inconsideratamente, e senza alcuna scelta del posto stava nell’esercito non volendo essere riconosciuto dagli inimici. Narrano che oppresso dall’acerbissimo dolore uscì dalla file, ed a poco a poco andò indietro con pochi. Giunto a cavallo in Capra cominciò a venir meno pel dolore, ne’ molto tempo dopo morì dopo esser stata medicata la ferita. L’esercito poi de’ Goti, che era di forze inferiori a’ nemici