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sunt; ma la storia ci dice, che ciò accadde molti secoli prima. Se la montagna non era aperta, il fiume Sentino, e le altre acque non avevano esito alcuno. Quindi doveva essere un Lago, non solo nel luogo, ove rimane la Genga, ma ancora ove torreggiava Sentino, nelle vicinanze di cui accadde quella guerra tra’ Galli, e Romani, che narrai alla pagina 40.

Chi mai creduto avrebbe, che in mezzo ad un luogo sì orrido vi dovessero; essere due Monasterii di Donne, e due di Monaci? Eppure l’eroismo cristiano, e gli esempj di S. Romualdo, che ritirossi in quelle vicinanze, e di S. Silvestro Guzzolino, che intorno a tale montagna condusse i suoi giorni, ve li fecero edificare. Quello sotto il titolo di S. Salvatore di valle era situato alla sinistra del fiume Sentino, sulla sponda similmente sinistra del fosso di Valdonica, e precisamente nel luogo, che da’ paesani è detto Campo delle Suore. Fu fondato nell’anno 1008 da Gepo di Attone, il quale scelse per Badessa Inga di Gepo, e per mancanza di memorie non si sa il progresso, e la fine di questo, e solo è noto, che esisteva nel 1104. L’altro chiamato S. Maria inter saxa, e Carcer de Bocca - Saxorum era situato nella sommità, e quasi nel mezzo della squarciata Montagna sul confine di Rosenga, e di Pierosara, i cui avanzi si osservano anche presentemente nel luogo volgarmente detto Crin del Carpine. Più documenti spettanti a questo furono pubblicati da’ Padri Mittarelli, e Costadoni negli annali Camaldolesi. Il primo ha per data l’anno 1030, e l’ultimo l’anno 1422, in cui il Cardinal Clemente Senese legato apostolico nella Marca lo unì al monastero di S. Biagio di Fabriano, ma dopo la morte della Badessa, la quale semplicemente vi era rimasta.

Uno de’ monasterii degli uomini era quello di S. Vittore fondato da S. Romualdo, come credono gli annalisti Camaldolesi1, che aveva sotto di sè ven-


  1. Tom. 2. p. 392