Pagina:Piceno Annonario ossia Gallia Senonia illustrata Antonio Brandimarte 1825.djvu/209


193

APPENDICE


Montagna di Frasassi


Per non fare una lunga digressione dissi poche parole nel Capitolo XIII sopra Monte Ginguno, e promisi di dar più notizie in quest’Appendice. Questo monte dunque da capo a fondo fu diviso da un terremoto, ed il luogo della fenditura chiamossi inter saxa nel medio evo, e presentemente Frasassi, ma le altre parti sono chiamate da’ popoli vicini con diversi nomi, che notificai alla pagina 161, per poterle distinguere, e così comunicarsi meglio tra loro le idee. Ma siccome la radice di tutte queste è la stessa, così uno solo è il monte chiamato Ginguno da Strabone, come appunto tutte le parti, che compongono il monte di Ancona, sono chiamate ora Monte Conaro, e da Plinio1 Monte Cumero, sebbene gli abitanti vicini le distinguano, e diano ad esse diversi nomi. Rimane questo a levante della Genga, o per dir meglio questo Castello resta quasi nelle radici di una porzione di esso chiamato sino a’ di nostri Monte Gingo. Siccome è vasto, così di diverse sorti è la pietra, che lo compongonoFonte/commento: Pagina:Piceno Annonario ossia Gallia Senonia illustrata Antonio Brandimarte 1825.djvu/219. È di vivo sasso poi quella parte, ove rimane l’apertura. Anticamente era intiero, ed insieme unito, perchè quel pezzo, che manca al Monte nella parte sinistra, si mira attaccato nella parte destra, di manierachè se si potesse riunire, le parti si combacierebbero. L’apertura è lunga un miglio, e mezzo, e fra mezzo ad essa scorre il fiume Sentino, che poco dopo si unisce coll’Esi. Anticamente vi era una via, della quale ancora presentemente si mirano alcuni avanzi, che da Sentino, e da Alba conduceva ai bagni, de’ quali parlai nella pagina 81, e poscia che sta si univa alla strada ora detta Clementina, che viene da Fabriano, e conduceva quasi sempre in pia-


  1. Lib. 3. c. 13.