Pagina:Piceno Annonario ossia Gallia Senonia illustrata Antonio Brandimarte 1825.djvu/166

150

tanoMansio Herbelloni, e Plinio pone nell’Umbria i popoli Suillates. Il nome dunque del paese dovrebbe essere Suillum secondo le edizioni di Plinio. Non esiste alcuna lapide per emendare tal nome, ed il Cluverio, Cellario, ed altri autori giustamente credono, che Elvillo presentemente chiamasi Sigillo, che è Castello.

AD ENSEM X. Nell’itinerario Gerosolomitano leggesi Mutatio Adhesis m. X. Considerando il Cluverio le distanze delle miglia, che segnano gl’Itinerarii da Elvillo a Cale crede, che questo luogo chiamato ad Ensem venisse ad essere tra la Scheggia, e Canziano, ed il Colucci pretende, che fu quel luogo, che in appresso nominossi Luceoli. Il Cellario seguendo l’Olstenio giudica, che ad Ensem fu un Albergo, distinto, e poco lontano da Luceoli. L’itinerario Gerosolimitano lo segna come un luogo di posta, ove si cambiano i cavalli. Veniva poscia Luceoli, di cui mi accingo a parlare.

Era Luceoli un luogo insigne, e rimaneva vicino assai alla Scheggia, anzi la tradizione ci dice, che fu la Scheggia. Non si trova nominato nè dagli antichi Geografi, nè dagl’Itinerarj. Ma è nominato dall’Anonimo Ravennate: intercisa, Gallis, Lutiolis, Eugube, e da Paolo Diacono, il quale racconta la morte violenta ivi seguita di Eleuterio Patrizio Esarca di Ravenna nell’anno 618 di Cristo. Benchè fosse Eunuco si dichiarò in Ravenna Signore dell’Italia, e dell’Impero approfittandosi de’ torbidi, in cui era sommerso l’Impero Romano. Mentre coll’esercito s’inviava a Roma, i Soldati ravveduti del male, che operavano colla ribellione, lo uccisero in Luceoli, ed avendogli reciso il capo lo mandarono all’Imperadore: post haec1 isdem Eleutherius patricius eunuchus imperii jura suscepit. Qui dum, a Ravenna Romam pergeret in castro Luceolis a militibus interfectus est, caputque ejus Costantinopolim imperatori delatum est. Lo stesso racconta Anastasio


  1. De Gest. Longobar. l. 4. c. 35.