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crede, che Piro Filumeno possa stabilirsi nella distanza di circa un miglio da Marotta verso il Metauro, ma in distanza di circa un’altro miglio dalla strada marittima consolare verso i mediterranei. Fonda le sue congetture in un masso di calcistruzzo non molto esteso, alto per un piede dalla terra, ed in alcuni fondamenti, e pezzi di tegole, che osservansi in un terreno del sig. Guazzugli. Convengo con lui nel credere, che Piro Filumeno era distante dall’odierna strada per un miglio, perchè il mare si ritirò. Non nego il masso, ed i muri, che ricorda. Ma questi possono essere i rimasugli di qualche casa di delizie fondatavi da qualche ricco Cittadino Fanese, o delle Città vicine. I motivi, che dissi antecedentemente, mi spingono a credere, che Piro Filumeno fu nelle sponde del Cesano, e questi sono convalidati dagl’Itinerarii di Antonino, i quali da Sigillo per andare ad Ancona pongono prima Cagli, quindi Piro, e poscia Sinigaglia. Or se Piro Filumeno non rimaneva nella foce del Cesano, allora da Cagli non si poteva andare immediatamente ad esso, ma incaminandosi uno per la via Flaminia da Cagli andava al Foro Sempronio, quindi a Fano, e poscia a Piro Filumeno.
Il nome del fiume Cesano è corrotto, come sono stati guastati i nomi degli altri fiumi. Il nome antico fu Suasano, come dissi nel Capitolo IX. È nominato dall’Anonimo Ravennate, che dice Metauron, Suasnon, ed errarono il Cluverio, Cellario, Martiniere, Boudrand, Porcheron, che lo chiamarono col nome di Sena. Bagnava, come dissi, la Città di Suasa, e questa o prese il nome da esso, o a lui lo diede, come accadde de’ fiumi Arimino, e Pisauro.
FL. MISO. Ancora presentemente ritiene tal nome, e scorre in mezzo a Sinigaglia, e forma il di lui porto, o canale. Dentro terra bagnava le Città di Pitulo, e di Ostra. Avendo detto Lucano
Senaque, et Hadriacas qui verberat Aufidus undas, il Cluverio, ed altri con lui credettero, che il fiume Sena, non fu il Misa, ma il Cesano. Ma er-