Pagina:Piceno Annonario ossia Gallia Senonia illustrata Antonio Brandimarte 1825.djvu/134

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QVANTO AMORE QVANTAQVE MVNIFICENTIA M. NN CARETVS VIBI
ANVS ORNASSE PALA EST CVIVS IMPARES BENEFICIIS AD
REMVNERANDVM EIVS ADFBCTIONEM QVERERE REMEDIA
DEBERE SED PRECIPVVM ADQVE LAVDABILEM COMMVNIS VOTI
REPERTVM CONSILIVM VT CORETIVM VICTORINVM AD GENVS AC
IVS ET HONORES PERTINENTEM VEL AC OBLATIONE MVNEREMVS
ET PATRONVM AEVM IAMDVDVM LECTVM PVBLICA TESTIFICATIO
NE MANIFESTETVR IGITVR SI CVNCTIS VIDETVR TABVLAM AEREAM
CONTINENTEM TESTIMONIVM CIRCA EVM NOSTRE ADFECTIONIS
IDEOQVE Q. R. Q. FRD. AEAR. V. I. CENSVERVNT
PLACERE CORETIO VICTORINO PATRONO NN. TABVL. AEREAM CONTI
NENTEM VERBA DECRETI NOSTRI OFFERRI PER VISSIDIVM FORTV
NATVM CORNELIVM TERTIVM QQ. PVBLILIVM MAXIMINVM
AVRELIVM VRSINVM VALERIVM IVSTVM
COCCEIVM MERCVRIALEM ANTISTIVM MAXIMVM
OCTAVIVM CLEMENTEM PETRONIVM FELICEM
VASSIDIVM FILOQVIRIVM OCTAVIVM TAV
RVM SATERNV SVPERVM VASSIDIVM VERECVNDV
STATIVM FAVSTVM LEGATOS


Per intelligenza di questo Decreto può osservarsi quello, che dissi a carte 35. Indagherò in appresso da chi fu distrutta e se ebbe la Cattedra Vescovile. Per ora mi basta dire, che la Terra di Monte Nuovo, che è lungi due miglia dal sito, ove fu Ostra, trasse l’origine dalle di lei rovine, e che lo stesso può credersi della Terra di Monte Alboddo, che rimane lontana circa le miglia cinque dal luogo, ove esistono le rovine.


CAPITOLO XI.


Urbino Metaurense, ed Ortense, e Tiferno Metaurense


Dicendo Plinio Urbinates cognomine Metaurenses, et alii Hortenses, tutti gli antiquarii convennero nel riconoscere nella Sesta Region dell’Italia i due Urbini. Disputarono però fra loro sopra il sito, ove furono, e se l’esistente Urbino fu l’Ortense, o Metaurense, e la lor lite è ancora sub judice. Di fatti il Cluverio pretese nella sua Italia antica, che Urbino Metaurense fu