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presto nel suo Paese. Imperocchè se si fosse trattenuto a Roma più lungo tempo avrebbe trovato nel suo ritorno a casa non tre figli, il di cui diritto chiedeva, ma quattro.1

Nam tu dum longe deserta uxore moraris
Tres quaeris natos, quattuor invenies.

L’esistenza di Pitino Mergente ricavasi dalla seguente lapide, che esiste in Fossombrone all’ingresso del Palazzo Pubblico, la quale fu egregiamente illustrata dal Castellani2.


C . HAEDIO C . F . CLVST . VERO
EQVO PVBL . PRAEF . EQVIT . ALAE
INDIANAE . PR . TRIB . MILIT . LEG . II
TRAIAN . F • PRAEF . COH . II LING . EQ .
II VIR . II VIR . QVINQ . QVAESTORI
PATRONO MVNICIPI FLAMIN .
ITEM PITINO MERGENTE
IIII VIR . QVINQ . IIII VIR . AEDILI
PATRONO MVNICIPI PONTIFICI
QVOD CVM ANTEA STATVA EI NOMINE
PVBLICO OB MERITA EIVS DECRETA
ESSET . ET . IS . HONORE CONTENTVS
SVMPTIBVS PVBLICIS PEPERCISSET
DECVRIONES EX SVO POSVERVNT .
QVIBVS OB DEDICATIONEM
VERVS SINGVLIS H-S . LXX . N
SPORTVLAS DEDIT.


La seguente è rotta, e fu prodotta dal Muratori 3, che asserì averla avuta dall’Eminentissimo Passionei, e disse esser posta in Abbatia Canonicorum Urbini prope Aqualagosa, forse volle dire secondo il Colucci, prope Aqualagnam. Il Lettore noti, e si ricordi del sito, ove esiste, perchè in appresso nuovamente ne parlerò.


  1. Lib. 8. cp. 3.
  2. Antic. Pic. T. VII. p. 127
  3. P. CCVI.