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nel monastero. 75

dimostrate? Non è invece questo un altro stimolo, se mai, a considerare, a meditare i fondamenti razionali della nostra fede, che sono magnifici, a compiere un dovere del cristiano intelligente e colto, un dovere troppo poco inteso, troppo poco praticato, il dovere di elevare il Suo concetto della verità cattolica sopra il concetto popolare e infantile, di formarsene uno adeguato alle facoltà che Iddio dona per il fine ultimo di essere conosciuto e glorificato? E quanto al disgusto che Le viene dalle persone... si alzi, sieda qui... proprio, è un argomento misero! Poniamo che questa gente sia come Lei dice, io non la giudico; forse le intenzioni sono migliori delle opere. Vorrei solo affermare che Sua suocera potrà forse avere qualche piccola debolezza, non lo so, ma è un’anima cristiana grande. Lasciamo pure. Per Lei, i Suoi suoceri, i loro amici, i Suoi colleghi, metta pure un altro centinaio di persone che pratica, sono dunque la Chiesa cattolica di tutti i luoghi e di tutti i tempi? Non ha dato la Chiesa cattolica una folla di uomini santi e di uomini grandi che hanno avuto un adeguato concetto della verità religiosa e del modo migliore di praticarla? E non ha trovato mai, Lei, grandezza morale in persone umili che non sanno niente di partiti e professano con ardore la religione cattolica? Mi pare impossibile! Lei non se ne accorge,