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ab ovo. | 37 |
mente suo genero e lasciò cascare floscia floscia questa chiusa:
“Ecco„.
“E tu„, domandò Piero, “cosa ne dici?„
Zaneto si fece un po’ scuro, prese un’aria di Sibilla restìa e dopo aver taciuto alquanto rispose con insolita risolutezza:
“Dispensami!„
“Eh no!„ rispose il giovane ironicamente, volendo pur aver ragione di tanta diplomazia. “Perchè dispensarti?„
Zaneto fece un gran gesto silenzioso, menò il braccio destro in aria, sorrise come per dire “cosa serve?„ e ripetè:
“Dispensami!„
“Ci vuol tanto„, esclamò Piero, “a dire che sei contrario?„
“No„, rispose Zaneto, “io non sono nè contrario nè favorevole. Ti dico subito che di questo stesso argomento mi ha parlato un’altra persona per indurmi a sconsigliarti dall’accettare, e io l’ho pregata, come adesso te, a dispensarmi„.
“E chi era questa persona?„.
Zaneto si scosse, si contorse con un brontolìo che pareva nascergli nel ventricolo. Suo genero indovinò subito.
“Il prefetto„, diss’egli, “non c’è dubbio„.